© Guido Pagliarino
L'ORA
(SULLA GLORIA DI CRISTO NELLA PASSIONE )
(SU GESÚ NELL'ORTO)
Era notte: La Luce
entra coi suoi discepoli
ove Adamo crollò:
nell'antico giardino.
La notte, nella notte,
giunge con molti armati.
"Chi cercate?". "Gesú".
"IO SONO e sono Adamo".
Crolla per terra il buio
con rovinio di armi.
Ordina il Re: "Lasciate
i miei, ché non si perda
chiunque io rivolsi
all'Amore e mi siate
come scorta d'onore
ora che voglio bere
la coppa di mio Padre,
il mio calice d'oro".
Fulge dell'arrestato
la piena Maestà.
(SU GESÚ DAVANTI AD ANNA)
Era notte profonda:
Il mondo intero nega
il suo Signore eterno.
"Le cose di mio Padre
ho detto apertamente.
A che ora m'interroghi,
antico sacerdote?".
Schiaffo! Rifiuto cosmico
della Rivelazione.
"Pietro, è su te che un giorno
io fonderò la Chiesa..."
"Non mai ti vidi, mai,
giammai seppi di te".
Cristo procede fulgido,
in piena Maestà.
I sacerdoti scortano
la sua Regalità.
(SU GESÚ DAVANTI A PILATO)
Era mattino: "IO SONO
il Giudice del mondo,
il solo suo Signore.
È membro del mio Regno
chi segue Verità".
Coronato di spine,
il manto porporino,
Gesú davanti al popolo
è presentato Re.
"Pilato, togli via,
Pilato, togli via!"
a morte Verità!
Siede su gabbatà
il Giudice del mondo,
con la sola presenza
pronuncia la sentenza:
"Chi non accoglie il Vero
si condanna da sé".
(SU CROCIFISSIONE E MORTE)
È mezzogiorno: ... ed Egli
al Golgota s'avvia.
Come uno scettro porta
la splendida traversa (*)
Lo innalzano sul trono
lucente della croce.
"Pilato, no, non scrivere
Il sire dei Giudei!"
"Quello che ho scritto resta
e resta eternamente".
La Chiesa del Signore,
la Chiesa universale
come veste inconsutile
non si deve spartire:
"Donna, questi è tuo figlio;
discepolo, è tua madre
una, santa, apostolica".
Ora tutta è compiuta
la Sua Rivelazione.
Nella sete bruciante
d'affidarci al Paraclito
Egli rende la vita
per la Risurrezione.
Acqua Viva lustrale
con il Sangue zampilla.
Tutto il mondo riguarda
il divino trafitto.
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(*)
Patibulum: il braccio orizzontale della croce. Sul luogo del supplizio erano stabilmente infissi pali verticali. Come fu per Gesú, il condannato andava alla morte portando il patibulum. Veniva inchiodato o legato al patibulum che poi, col condannato appeso, veniva alzato e fermato al palo verticale. Infine s'inchiodavano o legavano i piedi al medesimo.