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  © Guido Pagliarino

CENTRO STORICO

 

Il vecchio ambulante

 

In fondo a una strada che dà sulla Porta Palazzo

sta un vecchio ambulante che appena qualcuno lo guarda

gli salta alla gola e gli scuote la polvere addosso.

Adesso lo aspetta un vicino - famiglia nemica -

che porta la merce sull'Ape alla gente di piazza.

Il vecchio ambulante la merce la porta da solo,

negli anni e da onesto s'è fatto due camion coi figli,

dei figli che lunga del padre han la cresta da gallo.

Tra poco qualcuno di certo ci lascia le piume.

Il piccolo pure, sett'anni, ha la cresta da gallo:

stamane è nel mezzo che gioca di via Tre Galline

e allora dal vicolo passa il vicino, con l'Ape,

e suona e lampeggia ché l'altro sta in centro e di spalle.

Il bimbo si gira soffiando e gli grida: "Che vuoi?"

facendogli il gesto che dice "mazziato e cornuto":

Così l'altro scende e gli molla due calci e una sberla.

Il bimbo se solo ha un coltello gli spacca la pancia;

così solo calcia e quell'altro gli gonfia la faccia.

Il piccolo scappa e non piange ma va da suo padre.

Appena che il padre ha saputo, s'è messo a cercare

quell'altro, che aspetta; e lui pure ha affilato il coltello.

Comunque che vada fra poco, quel vecchio ambulante

la Porta Palazzo e il mercato non vede mai più.